La pandemia da Covid-19 ha avuto effetti anche sul nostro modo di vivere lo spazio domestico. Le nuove tendenze d’arredo ci raccontano come cambia la casa dopo che, tra lockdown e isolamento domiciliare, anche una semplice camera da letto ha iniziato ad assumere un significato differente.

Vivere in un mondo in pandemia ci ha messo davanti a esigenze diverse, in cui la casa ha assunto una dimensione centrale nella vita quotidiana. Pensiamo all’ascesa dello smart working, che ha richiesto a molti di integrare la casa all’ufficio, e all’esigenza di spazi dalla suddivisione più marcata con un arredo comodo e pratico per ogni esigenza.

Queste tendenze si riflettono anche nel mercato immobiliare, dove aumentano le richieste di immobili fuori dai grandi centri urbani, completi di spazi aperti e luminosi e con interni ben divisi tra loro. Anche nell’arredare si evidenziano alcune scelte che riflettono questo nuovo modo di vivere la casa. Ecco cosa c’è da sapere.

La casa dopo il Covid: nuove tendenze d’arredo post lockdown

Stare a casa: un mood che sotto pandemia è diventato quasi un monito. Il tempo trascorso a casa è aumentato, complici anche le varie restrizioni che hanno accompagnato il 2020 e parte del 2021. La ripartenza è pian piano iniziata, ma in tanti hanno riscoperto lo stare in casa, complice anche il “tempo forzato” vissuto a casa.

Soprattutto per studenti e giovani, ma meno per le famiglie, il tempo passato in casa era decisamente più limitato. La pandemia ha contribuito a cambiare le nostre abitudini, facendoci vivere in maniera nuova la casa e i suoi spazi.

Per alcuni la casa è ora ufficio, per chi lavora totalmente o parzialmente in telelavoro, palestra, per chi si allena in casa, luogo ricreativo, per chi preferisce frequentarsi in casa.

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Il lockdown e il distanziamento speciale hanno sdoganato lo smart working anche in Italia (in foto scrivania Spring e sedia Galaxya)

Creare spazi e aree ben distinte, anche dove i metri quadri sono limitati, è diventata una priorità derivata dal nuovo modo di vivere la propria casa. Una riorganizzazione completa, mossa da esigenze diverse derivate da molte attività che, normalmente, si svolgevano al di fuori delle mura domestiche.

Lavorare, riposare e prendersi cura di sé con confini definiti: le camere da letto vengono pensate più grandi, l’openspace cucina/soggiorno viene visto sotto una nuova luce, la stanza studio assume un valore diverso e più importante.

Vivere la casa in pandemia: l’importanza dello stile

La nostra casa è diventata ancora di più un rifugio prezioso: un’oasi da valorizzare sotto tutti i punti di vista.

Gli spazi, e il budget a disposizione, modellano le esigenze e lo stile che applichiamo alla nostra casa. Ecco però che, con la pandemia in corso, anche la scelta dell’arredo aggiunge quell’attenzione in più al dettaglio.

Un tavolo, un letto, un divano: selezionare uno stile d’arredo, a partire dal colore fino allo spazio a disposizione, diventa fondamentale per il mood che vogliamo dare alla nostra casa.

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Il lockdown ha cambiato la nostra percezione degli spazi abitativi, aumentando l’attenzione verso un arredo comodo e funzionale (in foto il divano letto Madison)

Industrial, Shabby, colori caldi che si ispirano alle texture del legno, i complementi e l’oggettistica giusta: molti dei nostri clienti arrivano in Punto Vendita con un desiderio, un’idea, che attraverso i consulenti d’arredo si concretizza con consigli pratici e preventivi.

Definire un mood abitativo preciso richiede però un’esperienza più immersiva: per questo abbiamo creato DolceCasa, un servizio esclusivo che porta a casa del cliente un interior design che, proprio all’interno delle mura domestiche, trasforma in realtà il desiderio dei clienti guidandolo alla scelta del miglior arredo possibile.

Lavorare da casa: arredare un angolo studio

La pandemia ha cambiato anche il modo di lavorare: per molti lo smart working è diventato protagonista, cambiando anche il concetto stesso di lavoro.

Svariati ambiti professionali infatti hanno visto accelerare una modalità di lavoro oggi diventata d’uso comune. Sia per quanto riguarda l’isolamento domiciliare, durante il lockdown o un contatto con una persona positiva, l’esigenza di avere uno spazio dedicato al lavoro ha cambiato il modo di vivere l’ambito domestico.

Torna in auge l’ufficio in casa: che sia studio, nel caso si disponga di una stanza da dedicare, o angolo studio, in caso di meno spazio. Ovviamente tutto viene tradotto in ambito moderno: scrivanie che permettano di ospitare nel migliore dei modi un computer fisso o portatile, sedie comode con uno schienale adatto e braccioli ergonomici, piantane e lampade adatte ad avere sempre la luce giusta per non affaticare la vista.

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Non solo scrivanie e sedie da ufficio, ma anche punti luce che favoriscono la concentrazione (in foto piantana Losanna)

Avere uno spazio da dedicare a ore di lavoro, che non sia il divano, risponde anche all’esigenza di separazione tra ambito professionale e privato, rendendo anche un piccolo angolo studio presentabile per una riunione in videochiamata.

La cucina: un cuore più pulsante che mai

Pizze, dolci, improbabili ricette: il lockdown ha reso la cucina ancora più protagonista, merito anche del lungo tempo passato in casa.

Anche la cucina quindi subisce gli effetti di questo periodo storico così particolare: viene riscoperta da chi non aveva in essa una particolare propensione, imparando a cucinare, ed esaltata da chi invece si destreggia già con abilità tra i fornelli.

Le tendenze in questo caso sono diverse: chi si adatta con un semplice angolo cottura, magari composto dalla sola macchina del gas, opta per una cucina più strutturata attraverso una composizione fissa.

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Dopo il lockdown la cucina è stata riscoperta, diventando per molti una parte fondamentale della casa (in foto il modello Stella effetto bianco larice)

Il trionfo della cucina, come spazio completo e adatto a ogni esigenza (anche nella vita quotidiana), si riflette anche nelle scelte di libera composizione: la cucina diventa uno spazio non più da toccata e fuga, ma strutturato sulla persona e sulle persone.

Un luogo di incontro, piacevole, completo, dove sostare per un caffè in compagnia o completa di tutto per una cena con tanti ospiti. Penisola ad angolo e isola diventano non solo un comodo piano d’appoggio, ma un’area dedicata alla colazione o a un happy hour tra le mura domestiche.

Retail Project Specialist

Laureata in Architettura. Mi occupo della progettazione delle composizioni dei prodotti, monitoro e garantisco l’esecuzione delle strategie commerciali nei punti vendita. Propongo nuovi elementi e studio i trend di mercato monitorando le azioni di marketing ed effettuo un costante aggiornamento sulle tendenze del momento.

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