Scegliere un piano cottura a induzione può non essere così semplice come sembra. In tanti potrebbero chiedersi come funziona, quali sono i consumi esatti e i pro e contro rispetto ai tradizionali fornelli a gas.
Elegante ed efficiente, facile da pulire e sostenibile. Il piano cottura a induzione permette di cambiare il modo di intendere la cucina, attraendo per il differente tipo di cottura.
Il piano a induzione funziona attraverso delle piastre che vengono installate sotto pannello in vetroceramica, non ha bisogno del gas (venendo alimentato dall’energia elettrica).
Ma quanto incide in bolletta? Quali sono i consumi medi e perché preferire questa tipologia? Proviamo a capirlo insieme.
Come funziona il piano cottura a induzione?
Il piano cottura a induzione ricopre la stessa funzione di quello tradizionale ma a differenza di quest’ultimo opta per un sistema a energia elettrica.
Non è solo la fonte dell’alimentazione a cambiare ma anche il metodo di cottura.
Sfruttando la corrente, la bobina della singola piastra genera (una volta accesa) un campo magnetico che produce calore direttamente dal fondo metallico della pentola, scaldandola in tempi rapidi. Viene scaldata solo la parte relativa al fornello acceso, contenendo il calore ed evitando scottature e spiacevoli incidenti domestici.
Quanto consuma il piano cottura a induzione?
Sappiamo che il piano cottura a induzione utilizza l’energia elettrica per funzionare: ma quanto consuma esattamente rispetto al fornello a gas? Quali sono i possibili costi nell’uso quotidiano?
L’induzione rientra nell’energia sostenibile, riducendo con l’uso di energia elettrica le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Se per la vostra casa utilizzate impianti a energia rinnovabile (come pannelli fotovoltaici) allora l’induzione è la scelta che fa per voi.
E chi ha un impianto tradizionale? Può comunque trarre vantaggio dal piano cottura a induzione: tutto dipende dall’eventuale potenza elettrica a vostra disposizione.
I consumi medi del piano cottura a induzione
Il costi rispetto al consumo del piano a gas sono inferiori. L’induzione riduce sprechi e dispersioni ma potrebbe essere necessaria più potenza: generalmente i fornitori di energia elettrica contrattano con il singolo fruitore circa 3 kW per abitazione. Questo dato potrebbe alzarsi e quasi raddoppiare a seconda della tipologia abitativa e delle esigenze richieste.
I consumi di ogni singola piastra a induzione (a seconda del modello installato) sono presenti nei libretti dei modelli. Secondo alcune stime in media ci si attesta sui 170 Wh/kg, salendo fino a 200 Wh/kg in caso di piani in vetroceramica che sfruttando diversamente l’energia elettrica.
Conviene di più installare un piano cottura a induzione o a gas? I fornelli a induzione costano leggermente in più rispetto a quelli a gas, pesano di più sulla bolletta elettrica, ma hanno un’efficienza maggiore rispetto al fornello tradizionale.
Perché scegliere il piano cottura a induzione
Messi da parte i consumi, vediamo insieme quali possono essere i pro e contro di scegliere un piano cottura a induzione.
Tra i punti a favore abbiamo la semplicità di pulizia del piano cottura. La piastra è piatta (dato che gli elementi che portano a riscaldare il fornello si trovano al disotto della superficie) e permette, una volta raffreddato di muoversi con più facilità e pulire il piano in pochi secondi.
Il design, sul top, è spesso un bel colpo d’occhio. Il fascino dei fornelli a induzione fornisce infatti un look moderno e tecnologico a una cucina dalle linee contemporanea. Ancora meglio se installati su un’isola.
Se avete da poco ristrutturato casa, o avete intenzione di farlo sfruttando ecobonus per una riqualificazione energetica, allora il piano a induzione è la scelta più naturale per costruire la vostra abitazione sostenibile. E godere degli sgravi fiscali.
I tempi di cottura vengono dimezzati grazie alla rapidità con cui viene raggiunta la temperatura. La sicurezza è garantita dalla diffusione circoscritta del calore: le dispersioni termiche vengono ridotte al minimo e si evitano scottature accidentali.
Svantaggi piano cottura a induzione
Ci sono anche dei punti a sfavore.
Il piano a induzione presenta un piano in vetroceramica resistente ma delicato, che va trattato con cura per evitare graffi e altri difetti nel corso del tempo.
Da tenere presente anche la necessità di pentole apposite con un fondo speciale, in quanto quelle in dotazione potrebbero non essere adatte.
I prezzi generali, rispetto a un impianto a gas, sono generalmente più elevati.
Se state pensando di risparmiare è molto probabile che troverete prezzi più bassi per i normali impianti a gas. Come abbiamo già sottolineato i consumi dei piani a induzione, pesando sull’impianto elettrico, possono essere elevati. È importante valutare attentamente partendo da quella che può essere la potenza necessaria per avviare più fornelli contemporaneamente. In questo caso sarà necessario munirsi di un contatore che disponga di una potenza superiore ai tradizionali 6 kW.
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